Se sei un principiante questo è l’articolo adatto a te. Ti aiuterà ad avvicinarti a questa nuova disciplina e ti darà un’infarinatura generale: ecco cosa sapere sul kitesurf.
Prima di cominciare, cosa significa kitesurf? La traduzione della parola “kite” è letteralmente “aquilone”. Che si parli di kitesurfing, di kitesurf, di kite o di kiteboarding, ci si riferisce sempre all’emozionante sport velico nato alla fine degli anni ’90 e si intende propriamente “navigare con un aquilone”.
Durante il corso della storia il kitesurf è evoluto molto, ma scopriamo lo dai suoi esordi.
Cominciando dal 1200 in Cina, fino ad arrivare al 1800, si iniziarono ad utilizzare vele e aquiloni per trainare cose o persone, sfruttando così la forza del vento. In particolare, tra il 1820 e il 1830, George Pocock utilizzò un aquilone per farsi trainare a bordo di una carrozza. Nel 1901 Samuel F. Cowdery attraversò lo stretto della manica grazie ad un oggetto che assomigliava a un aquilone e ad una mongolfiera. Nel 1978, Ian Day, provò, con l’ausilio di un aquilone, a farsi trainare a bordo del suo catamarano.
Tra gli anni ’80 e gli anni ’90, l’aquilonismo iniziò ad essere utilizzato nel traino di sci, canoe, skateboard e oggetti simili, dando vita ai primi sport velici di questo tipo.
Dopo la creazione di diversi prototipi, la nascita del kitesurf si deve ai fratelli Bruno e Dominique Legaignoux, che brevettarono il Wind Powered Inflatable Kite Aircraft, il primo kite sicuro e manovrabile.
Il kitesurf negli ultimi anni è diventato sempre più popolare, tanto da arrivare ad avere associazioni che lo rappresentano. Prime tra tutte troviamo l’IKA, International Kiteboarding Association, che fa parte dell’ISAF Sailing, ossia la Federazione Internazionale di Vela.
L’IKA, nata nel 2008 per rappresentare il kitesurf come sport acquatico, vede la nascita di un nuovo ente. Proprio dall’esigenza crescente di rappresentare le diverse discipline che fanno parte della famiglia del kiteboarding, non solo la sua versione in acqua, nasce l’associazione mondiale di kitesurf IKFO, ossia International Federation of Kitesports Organizations.
Questa federazione, oltre a rappresentare il kite in acqua, riunisce sotto di sé anche lo snowkite e il landkite, ossia il kitesurf praticato sulla neve e su terra e si pone l’obiettivo di rappresentare gli enti nazionali di questo sport e dell’organizzazione di tutte le manifestazioni e competizioni a livello mondiale.
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L’AKI, Associazione Kitesurf Italiana, è nata nel 1999 ma è stata ufficialmente fondata nel 2005 da Antonio Gaudini, che si pone dunque l’obiettivo di disciplinare questo sport a livello nazionale, rappresentando un punto di contatto per tutti i kiters molto importante sul territorio italiano.
L’organizzazione IKO (International Kiteboarding Organization) rappresenta uno degli enti più importanti a livello internazionale, poiché riconosce uno standard di insegnamento che viene condiviso in tutto il mondo. Esistono diversi livelli IKO kite, nello specifico sono in tutto 4, partendo da quello base arrivando fino a quello avanzato.
L’organizzazione IKO, organizza dei corsi per tutti gli insegnanti, che danno la possibilità di ottenere una certificazione per il raggiungimento di un determinato standard di insegnamento. Infatti, quando si sceglie una scuola di kitesurf, soprattutto se si è alle prime armi, è molto importante verificare che i corsi siano tenuti da istruttori qualificati, per praticare questo sport in sicurezza e con la massima serenità .
E’ una notizia ormai diffusa: il kitesurf come sport riconosciuto andrà alle Olimpiadi di Parigi del 2024. Durante questo evento mondiale si darà molta importanza alla classe dell’Hydrofoil kite e si terranno competizioni a squadre sia maschili sia femminili.
L’associazione di kitesurf IKA, è quella che più di tutte a contribuito al raggiungimento di questo obiettivo, portando il kitesurf verso un importantissimo traguardo, ossia quello di sport velico affermato e diffuso in tutto il mondo.